“Mi è sempre piaciuta l’idea di riunire le persone attorno a un tavolo”. Per Jean-Sébastien Ribette, la scelta di fare della cucina la sua professione è stata una scelta ovvia, data la sua sconfinata curiosità e il suo desiderio di piacere e di condividere. Ha iniziato a 8 anni facendo la sua prima torta prima di affrontare un arrosto all’età di 12 anni. Poi è passato a una scuola di cucina che lo ha portato a partecipare a concorsi che gli hanno fatto venire voglia di superare se stesso. Spirito combattivo e determinazione che lo ha portato in un ristorante a tre stelle, Manuel Martinez’s al Tour d’Argent. Lì impara il rigore, il rispetto per i prodotti, ma anche il sacrificio di sé. Una scuola di vita per il giovane chef in erba la cui carriera lo ha portato a lavorare con chef all’avanguardia e creativi: i fratelli Conticini. A casa loro, Jean-Sébastien imparerà che anche la cucina è divertente.
Qualche anno dopo, mentre lavorava al Conrad Hotel di Bruxelles, Jean-Sébastien incontrò una personalità che avrebbe cambiato sia la sua vita che la sua visione della cucina: Sahondra Verdan, che sarebbe diventata sua socia e associata, e che lavorava anche nel settore della ristorazione. Ben presto si unì a Sahondra, che era tornata nella sua Svizzera natale. Jean-Sébastien vi officerà con il famoso chef stellato Carlo Crisci. Per più di quattro anni, si è nutrito dello spirito innovativo dello chef, della gioia di vivere comunicativa e dell’innegabile talento.
Infine, ha fatto il salto da chef a ristoratore con Sahondra aprendo il locale La Veveyse, che gestiranno in duo per sedici anni. Velocemente stellato, lo chef fa la differenza con una cucina estetica e tecnica. Il suo tocco personale? È duplice, poiché la sua creatività si intreccia con la visione internazionale di Sahondra. Grande viaggiatrice fin da bambina, porta nella cucina dello chef sapori e tecniche di cottura provenienti da altri luoghi.
Un giorno, alla coppia viene offerto un progetto ricco di storia, un’occasione d’oro per creare un ristorante a Vevey, nel quartiere di Moulins. Si sono innamorati all’istante. Un luogo luminoso e ricco di storia dove il duo offre due formule: una brasserie e un ristorante gastronomico per il pranzo e la cena. Sul lato brasserie, piatti tradizionali come la fricassea di pollame basco attendono i buongustai. Per quanto riguarda la gastronomia, dovrete lasciarvi guidare dallo chef! Sono infatti possibili varie formule di menù a sorpresa. Lo chef ama lasciarsi guidare dall’ispirazione del momento, affidandosi esclusivamente a prodotti freschi e gustosi e lasciando ampio spazio alla creatività. Il suo tocco? Piatti spontanei che esaltano i sapori con un tocco di modernità. Ecco come vanno le cose al ristorante Les Ateliers. La carta dei vini è composta anche da pepite che Jean-Sébastien e Sahondra hanno saputo portare alla luce nel corso degli anni, da viticoltori con una storia sorprendente e la cui passione si ritrova in ogni bottiglia. Les Ateliers, un luogo dove tutti ameranno fuggire e saranno sorpresi!
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